

La Sicilia è la seconda regione d’Italia, dopo la Campania, per adolescenti a rischio ludopatia. Se ne parlerà mercoledì, 6 maggio 2015, a Palermo, all’Istituto alberghiero “P.Piazza”. Saranno presentatiil report di una ricerca sul fenomeno, uno spot e video realizzati dagli studenti coinvolti.
In Italia il 46% dei minorenni italiani gioca d’azzardo e al Sud, dove la crisi è più grave, la percentuale aumenta al 50%. La Sicilia è la seconda regione d’Italia, dopo la Campania per numero di adolescenti che giocano assiduamente e in modo patologico.
Un vero e proprio allarme sociale, che è molto più diffuso in quei territori, come Palermo, in cui la crisi economica e il tasso di dispersione scolastica sono maggiori.
In quest’ambito si inserisce il progetto “G.A.P. (Gioco d’azzardo patologico) e Scuola” dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Sicilia e la Fondazione antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia.
Il report di quanto realizzato e dei risultati raggiunti, insieme ai numeri di un’indagine condotta sui giovani palermitani, verrà presentato mercoledì 6 maggio al convegno “GAP e Scuola”, che si terrà a partire dalle 9.30 e fino alle 17, all’Istituto alberghiero “P.Piazza”, in Corso dei Mille a Palermo.
Avviato durante l’anno scolastico, dopo un convegno sulla ludopatia tenuto lo scorso 9 maggio proprio dalla Fondazione antiusura, il progetto di studio e ricerca ha coinvolto 116 studenti palermitani di numerosi istituti superiori palermitani, in particolare del liceo classico “Vittorio Emanuele II”, dei licei scientifici “Benedetto Croce” e “Galileo Galilei”, del liceo socio-psicopedagogico “Regina Margherita” e dell’istituto tecnico-commerciale “Don Luigi Sturzo” di Bagheria. L’obiettivo, portato avanti dall’Osservatorio sulla dispersione scolastica dell’USR Sicilia di concerto con la Fondazione, è stato quello di fare conoscere più giovani il delicato tema del gioco d’azzardo patologico, sensibilizzando e guidando soprattutto gli adolescenti verso stili di vita e comportamenti corretti, attraverso il loro coinvolgimento attivo e diretto.
A tal fine, nella prima fase del progetto gli studenti hanno realizzato un questionario, formulando delle domande precise sulle cause del fenomeno, sulla sua percezione sociale e su esperienze dirette o raccontate di adulti e coetanei colpiti da questo tipo di dipendenza.
Il questionario è stato poi sottoposto anche agli alunni di altre scuole della città. Attraverso le risposte date dai ragazzi è stato così redatto un report.
Oltre alla fase di ricerca, gli alunni hanno realizzato anche dei prodotti multimediali: spot, dvd, filmati e messaggi via radio.
“L’esperienza operativa e l’analisi di quanto emerge dall’ascolto delle famiglie assistite – spiega Paolo Vicari della Fondazione Ss. Mamiliano e Rosalia, opera segno della Caritas di Palermo che si occupa di aiutare le vittime dell’usura – e dall’osservazione di vari fenomeni sociali hanno indotto a focalizzare l’attenzione sul mondo adolescenziale, che assumono sempre di più l’abitudine di giocare d’azzardo”.