IL LOGO
della Fondazione San Giuseppe dei Falegnami
Il nardo stilizzato nella parte sinistra che, tramite il proprio fusto a forma di croce, affonda le sue radici nel terreno della Caritas, la cui metà del logo, a sua volta stilizzato, occupa la parte destra.
Nell’ideazione del logo ci è venuta spontanea l’immagine dell’albero, cara a Papa Francesco, suggeritagli – come ha confidato egli stesso – da un verso del poeta argentino Francisco Luis Bernàrdez: “todo lo quel el àrbol tiene de florido vive de lo que tiene sepultado”; cioè, tutto ciò che nell’albero fiorisce (dai rami alle gemme, alle foglie, ai fiori e ai frutti) viene dalle sue radici, che restano nascoste, sepolte in terra.
Il nardo è il simbolo di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Sempre il papa, che ha iniziato il ministero petrino proprio il 19 marzo 2013, che sulla scrivania ha una statuetta del santo dormiente sotto la quale depone foglietti con i problemi difficili da affrontare, invocando il suo aiuto, e che ha aggiunto, sia pure per volontà di Benedetto XVI, accanto a quello di Maria il nome di “Giuseppe, suo sposo”, nelle preghiere eucaristiche del Messale, come era già presente da tempo nel Canone Romano, lo ha inserito nel proprio stemma in basso accanto alla stella simbolo di Maria. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano.
L’olio profumato derivato dal nardo nella Bibbia è simbolo dell’amore fedele fino a dare la vita. Il suo profumo esprime l’amore che non ha prezzo e si realizza diffondendosi. Nei Vangeli esso interpreta il significato della passione e morte di Gesù come amore senza misura ed esprime anche la sua resurrezione come amore che vince la morte.
La stessa solidarietà verso i poveri deve essere determinata dal desiderio di un amore gratuito, senza misura, deve cioè mostrare la gratuità di Gesù, che “mentre cresceva in sapienza, età e grazia, ha visto la tenerezza di Dio in Giuseppe” (Lettera Apostolica Patris Corde, n. 2).