

I volontari per tutta la notte hanno assicurato ai profughi il primo ristoro con cibo, acqua, scarpe e coperte
In servizio tutta la notte dalle 2 alle 11 del mattino per dare primo sostegno e conforto ai 1169 migranti, tutti somali, eritrei ed etiopi che sono arrivati al porto di Palermo. Un lavoro straordinario che non si è mai fermato coordinato per tutte le operazioni dalla prefettura di Palermo. La Caritas si è occupata di fornire a tutti i profughi panini, acqua, scarpe, coperte e alcuni indumenti. 450 migranti sono stati trasferiti nei tre centri di accoglienza Caritas, riaperti per l’emergenza: Giacalone, Trabia e Villaggio Ruffini. Altri sono stati smistate in alcune strutture della provincia (Monreale, Isnello, Corleone) e alcuni a Enna e Caltanissetta.
Una ventina i volontari Caritas impegnanti soprattutto nella distribuzione di viveri e beni di prima necessità per 9 ore di seguito. Per alcuni di loro come per Danilo e Flavia era la prima volta che seguivano uno sbarco al Porto. “Può sembrare strano – racconta Flavia – ma per me, già volontaria con i migranti nei centri, è stata una delle più belle esperienze della mia vita. Ho percepito e visto negli occhi di molti migranti una sofferenza che veramente ci mette in discussione. Queste esperienze ti fanno capire maggiormente il senso della vita e la valorizzazione di questa e soprattutto di quanto siamo fortunati rispetto a loro perché abbiamo una famiglia e delle sicurezze che loro hanno perso. E’ un’esperienza che ripeterò che mi fortifica e mi aiuta a crescere come persona e mi spinge ad andare avanti sempre meglio”.
“Ce l’abbiamo fatta – aggiunge Nadia Sabatino, responsabile dell’area immigrazione –, anche con questi numeri straordinari, a dare primo sostegno a tutti i migranti. Oltre all’acqua e i panini abbiamo anche distribuito il te caldo. Siamo stanchi ma soddisfatti di avere svolto nel migliore dei modi il nostro servizio”.
“Insieme al prefetto e al sindaco ci siamo attivati tutta la notte per rendere più confortevole possibile il primo ingresso in Italia di questi nostri amici – riferisce p. Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo –. Rimane per i prossimi giorni l’appello a tutte le associazioni di volontariato perché si attivino con noi dando una mano in modo da poterci coordinare. Soltanto se uniamo più forze insieme possiamo rispondere meglio ai bisogni”.