Premessa
Carissime, Carissimi,
ho voluto valorizzare la ricorrenza della Memoria liturgica del Beato Martire Pino Puglisi, per farvi arrivare questi Orientamenti attuativi delle “Linee pastorali triennali” per l’anno 2020-2021, maturati ed elaborati alla luce dell’Assemblea Pastorale Diocesana dello scorso 1-2 Ottobre, Chiesa discepola in ascolto della Parola: La scelta dell’evangelizzazione nel tempo della fragilità. «La Parola di Dio si diffondeva» (At 6,7), e segnatamente delle sintesi dei lavori dei Gruppi di studio.
Il testo degli Orientamenti è l’omelia che ho tenuto in Cattedrale proprio il 21 ottobre 2020 durante l’Eucaristia della Memoria del Beato Giuseppe Puglisi, con l’aggiunta delle Scelte essenziali di conversione pastorale. Trovo opportuno il fatto che detti Orientamenti abbiano come contesto quello della Sinassi eucaristica: la Chiesa locale radunata in unità ‒ nel ricordo del giorno natalizio di un suo martire ‒ per la fractio panis e nell’ascolto della Parola di Dio contenuta nelle Sacre Scritture. È il luogo idoneo per tracciare il cammino della Chiesa affidata alla mia cura pastorale (servire) in quanto servitore e araldo della Parola di Dio (insegnare) e animatore della comunione ecclesiale attorno al banchetto del memoriale della Pasqua di Cristo (santificare).
Affido questo testo alle Comunità parrocchiali, alle Comunità religiose e alle Aggregazioni laicali della nostra Arcidiocesi, certo che contribuirà a ridare a tutti fiducia e rinnovato entusiasmo missionario anche in questo periodo così inedito e critico della pandemia ma pur sempre promettente in virtù della vittoria di Cristo sulla morte. Anche questo tempo di fragilità è un kairos, un ‘tempo opportuno’ dell’azione redentrice di Dio. Il Risorto, ne siamo certi, ha già fecondato l’intera storia umana di eterna novità. L’umanità tutta, seppur ancora nel travaglio, cammina verso i Cieli nuovi e la Terra nuova.
Su voi tutti invoco da Dio Misericordioso, per intercessione della Beata Vergine Maria e del Beato Giuseppe Puglisi, benedizione e consolazione.
IV. Una Chiesa in diaconia, radicata nel territorio e che ne assume le istanze, le ferite e i bisogni
Per la prassi pastorale
Essere radicati nel territorio e assumerne le istanze, le ferite e i bisogni, con una predilezione per i più poveri, segno messianico che chiama la Chiesa a seguire il Signore: «Come Cristo ha compiuto la redenzione attraverso la povertà e le persecuzioni, cosi pure la Chiesa e chiamata a prendere la stessa strada […]. Cristo e stato inviato dal Padre “a dare la buona novella ai poveri, a guarire quelli che hanno il cuore contrito” (Lc. 4, 18), “a cercare di salvare ciò che era perduto” (Lc. 10, 10): cosi pure la Chiesa circonda d’amorosa cura quanti sono afflitti dall’umana debolezza, anzi riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo Fondatore, povero e sofferente, si procura di sollevarne l’indigenza e in essi intende servire Cristo» (Lumen Gentium, 8).
- Tutte le parrocchie istituiscano la Caritas parrocchiale secondo lo Statuto e la Carta pastorale della Caritas Diocesana, non limitandosi alla semplice assistenza e beneficenza. Siano disponibili a raccogliere le richieste di ascolto e aiuto, anche quando non sono immediatamente capaci di rispondere ai bisogni delle persone. A tal fine, occorre costituire e promuovere i Centri di ascolto zonali.
- Esorto i Presbiteri, in particolare i Parroci e i Diaconi, quali primi animatori della carità di tutto il popolo di Dio, ad usare la massima trasparenza nell’amministrazione delle offerte per i poveri che non possono essere destinate a nessun altro scopo, anche nobile o urgente.
- La Caritas Diocesana dia il proprio apporto formativo sulle nuove poverta, con uno sguardo aperto alla sfida della mondialità, della pace e della salvaguardia del creato. Sia inoltre pronta ad accompagnare e a sostenere le Parrocchie in spirito di sussidiarieta affinche si attivino a interagire con i vari enti del Terzo settore, con le Associazioni di volontariato e le Istituzioni.
- Sia celebrata con particolare impegno in tutte le Parrocchie, il prossimo 15 novembre, la Giornata Mondiale dei Poveri. Oltre che il richiamo durante le liturgie, sia opportunamente presentato ai fedeli il messaggio del Santo Padre Tendi la tua mano al povero (cfr Sir 7,32).
✦ Corrado Lorefice
Arcivescovo
Arcidiocesi di Palermo